Se hai mai pagato 80 euro per un farmaco generico con la tua assicurazione, e poi scoperto che lo stesso farmaco costa 5 euro in contanti, non sei solo. Questo non è un errore. È il sistema.
Come funziona davvero il mercato dei farmaci generici
I farmaci generici sono la chiave per ridurre i costi della sanità. In Italia, come negli Stati Uniti, rappresentano oltre il 90% delle prescrizioni, ma solo il 17% della spesa totale. Sono equivalenti ai farmaci di marca, ma costano molto meno. Il problema non è la loro qualità. È il modo in cui vengono acquistati. Le assicurazioni sanitarie, i gestori dei benefici farmaceutici (PBM) e i sistemi pubblici usano due metodi principali per comprare questi farmaci: gli acquisti collettivi e le gare d'appalto. In entrambi i casi, l’obiettivo è lo stesso: usare la forza numerica per ottenere prezzi più bassi. Ma il risultato finale non è sempre quello che sembra.Gare d'appalto: la competizione che non sempre funziona
Nelle gare d'appalto, le assicurazioni chiedono a diversi produttori di generici di presentare un’offerta per un farmaco specifico. Chi offre il prezzo più basso vince il contratto, spesso per uno o due anni. In teoria, questo dovrebbe far scendere i prezzi. E infatti, quando un nuovo generico entra sul mercato, i prezzi possono crollare dell’80-90% nei primi 12 mesi. Un solo farmaco generico può risparmiare oltre un miliardo di dollari l’anno. Ma qui entra in gioco un inghippo. Non tutti i generici sono uguali. Alcuni farmaci hanno pochi produttori. Quando ce ne sono solo due o tre, la concorrenza si spegne. E i prezzi non scendono. Anzi, a volte salgono. Perché? Perché le assicurazioni non sanno quali farmaci stanno pagando troppo. I sistemi di formulari - le liste che decidono quali farmaci coprono - sono opachi. Le assicurazioni non vedono i veri costi. Vedono solo i prezzi che i gestori dei benefici farmaceutici (PBM) vogliono farle vedere.Il gioco delle tariffe nascoste
I PBM, come OptumRx, Caremark ed Express Scripts, gestiscono i farmaci per 280 milioni di americani. Il loro modello di business si basa su una pratica chiamata "spread pricing". Tradotto: comprano un farmaco a 10 euro, lo vendono alla farmacia a 15 euro, e poi fanno pagare all’assicurazione 20 euro. La differenza - 5 euro - finisce nel loro profitto. E questo non è un errore. È la regola. Perché questo funziona? Perché i generici sono così economici che le assicurazioni non controllano bene. Un farmaco che costa 4 euro in contanti viene inserito nel formularia come se costasse 18 euro. L’assicurazione pensa di risparmiare perché paga 10 euro invece di 25. Ma in realtà, ha pagato 10 euro per qualcosa che avrebbe potuto avere a 4. E il paziente? Paga la sua copartecipazione di 10 euro, anche se il farmaco vale 4. Il sistema premia chi fa pagare di più, non chi fa risparmiare di più.
Chi risparmia davvero? I pazienti che ignorano l’assicurazione
Molti pazienti hanno scoperto una verità semplice: se ignori l’assicurazione, risparmi. Su Reddit, un utente ha raccontato di pagare 87 euro con l’assicurazione per un generico. A Cost Plus Drug Company, lo stesso farmaco costava 4,99 euro. Un altro, su GoodRx, ha detto: "Risparmio 32 euro al mese sui miei tre farmaci, ignorando l’assicurazione." Negli Stati Uniti, solo il 4% delle prescrizioni vengono pagate in contanti. Ma il 97% di quelle pagate in contanti sono generici. I pazienti sanno cosa succede. Quando l’assicurazione non fa risparmiare, loro scelgono di non usarla. Ecco perché servizi come Cost Plus Drug Company, Blueberry Pharmacy o GoodRx stanno crescendo. Non sono maghi. Sono semplicemente trasparenti. Dicono il prezzo. Lo paghi. Niente formulari. Niente spread. Niente trucchi. Blueberry Pharmacy ha un rating di 4,7 su 5 su Trustpilot. Una paziente scrive: "La mia pressione arteriosa costa esattamente 15 euro al mese. Niente sorprese."Perché le assicurazioni non cambiano?
Le assicurazioni non cambiano perché non ne hanno incentivo. Se un PBM fa risparmiare 100 milioni di euro all’anno, ma ne incassa 150 milioni di profitto nascosto, il sistema premia il profitto, non il risparmio. E le assicurazioni non controllano. Non vedono i dati. Non sanno quali generici stanno pagando troppo. Uno studio pubblicato su JAMA Network Open ha trovato che alcuni farmaci generici costano il doppio di altri equivalenti. Ma le assicurazioni li continuano a coprire. Perché? Perché il formulario è gestito da un PBM che guadagna di più se quel farmaco costa di più. Non è un errore. È un modello.
Cosa si può fare? Tre azioni concrete
1. Controlla i prezzi prima di pagare. Usa GoodRx, Cost Plus Drug Company o un’app simile. Confronta il prezzo con e senza assicurazione. Spesso, pagare in contanti è più economico. 2. Chiedi trasparenza alla tua assicurazione. Se sei un datore di lavoro o un membro di un piano aziendale, chiedi: "Quali farmaci generici ci costano di più? Chi li produce? Perché?" Se non riesci a ottenere risposte, cambia piano. 3. Sostituisci i generici costosi. Non tutti i generici sono uguali. Un farmaco con 5 produttori ha un prezzo più basso di uno con solo 2. Chiedi al tuo farmacista: "C’è un’alternativa più economica?" Spesso, sì.Il futuro: più concorrenza, meno opacità
La buona notizia? Il sistema sta cambiando. Nel 2024, il governo americano ha imposto maggiore trasparenza ai PBM per i piani Medicare. La FDA sta accelerando l’approvazione dei generici. Nuovi attori, come Navitus Health Solutions, stanno offrendo contratti con costi generici 22% più bassi rispetto ai PBM tradizionali. Ma il vero cambiamento arriverà quando i pazienti smetteranno di fidarsi delle assicurazioni per i farmaci generici. Quando capiranno che l’assicurazione non è il loro alleato per i generici. Che il loro alleato è il prezzo trasparente, la concorrenza reale e la scelta.Quanto si risparmia davvero?
Secondo l’Associazione per i Medicinali Accessibili, nel 2023 i farmaci generici e biosimilari hanno risparmiato 445 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Di questi, 194 miliardi sono stati risparmiati da persone tra i 40 e i 64 anni. Ma questi risparmi non sono arrivati per magia. Sono arrivati perché qualcuno ha fatto gare d’appalto, ha chiesto trasparenza, ha scelto di pagare in contanti. Se vuoi risparmiare sui farmaci generici, non aspettare che l’assicurazione lo faccia per te. Fai tu il primo passo. Controlla il prezzo. Chiedi. Sostituisci. Paga in contanti se conviene. Il risparmio non è un dono. È un diritto che puoi rivendicare.Perché il mio farmaco generico costa così tanto con l’assicurazione?
Spesso perché l’assicurazione non paga direttamente il farmaco. Lo fa un gestore dei benefici farmaceutici (PBM), che compra il farmaco a un prezzo basso, lo rivende alla farmacia a un prezzo più alto, e poi fa pagare all’assicurazione un prezzo ancora più alto. La differenza, chiamata "spread pricing", finisce nel profitto del PBM. Tu paghi la tua copartecipazione, anche se il farmaco vale molto meno.
Posso risparmiare pagando in contanti?
Sì, spesso sì. Molti farmaci generici costano meno in contanti che con l’assicurazione. Servizi come GoodRx, Cost Plus Drug Company o Wal-Mart mostrano prezzi trasparenti, senza intermediari. In alcuni casi, il risparmio è del 75-90%. Controlla sempre prima di pagare.
Cosa sono i formulari e perché sono importanti?
I formulari sono liste che decidono quali farmaci un’assicurazione copre e a quale prezzo. Sono gestiti dai PBM, non dalle assicurazioni. Spesso, i farmaci più costosi sono inseriti nei formulari perché i PBM guadagnano di più su di loro. Controllare il formulario è fondamentale per capire perché certi farmaci costano troppo.
Esistono alternative alle assicurazioni per i farmaci generici?
Sì. Servizi come Cost Plus Drug Company, Blueberry Pharmacy e GoodRx vendono farmaci generici a prezzi fissi e trasparenti, senza intermediari. Alcuni offrono farmaci a 5-15 euro al mese. Non richiedono assicurazione. Sono ideali per chi paga di tasca propria o vuole evitare il sistema dei PBM.
Perché alcuni farmaci generici hanno prezzi più alti di altri?
Perché hanno pochi produttori. Se solo 2-3 aziende producono un generico, la concorrenza è limitata. I prezzi non scendono. Al contrario, se ce ne sono 10 o più, i prezzi crollano. I farmaci con pochi produttori sono quelli che costano di più - e che le assicurazioni spesso non sanno di pagare troppo.