Tocolisi: guida pratica per capire e gestire le contrazioni premature
Se sei incinta e senti le contrazioni prima della scadenza, probabilmente avrai sentito parlare di tocolisi. Si tratta di un intervento medico che mira a fermare o rallentare il travaglio precoce, dando più tempo al bambino per maturare. In questa pagina spiegherò in modo semplice cos’è la tocolisi, quali farmaci vengono usati, quando è indicata e quali sono i possibili effetti collaterali.
Quali farmaci vengono usati nella tocolisi?
Il medico sceglierà il farmaco in base al tuo stato di salute, alla durata della gravidanza e al tipo di contrazione. I più comuni sono:
- Beta‑agonisti (es. ritodrina): rilassano l’utero ma possono aumentare la frequenza cardiaca della madre.
- Calcio‑antagonisti (es. nifedipina): sono efficaci e più facili da assumere per via orale.
- Inibitori della fosfodiesterasi (es. sotocolina): usati quando gli altri farmaci non funzionano, ma richiedono monitoraggio stretto.
- Magnesio solfato: spesso usato per prevenire convulsioni nelle donne con preeclampsia, aiuta anche a ridurre le contrazioni.
Ognuno di questi farmaci ha svantaggi: nausea, vertigini, ipotensione o, nei casi più rari, reazioni allergiche. Il tuo medico ti spiegherà quale è il più adatto al tuo caso.
Come funziona la terapia tocolitica?
La tocolisi non è una cura definitiva, ma un “tempo di pausa” per permettere al feto di crescere un po’ di più. Di solito, il trattamento dura da 24 a 48 ore, il tempo necessario per somministrare corticosteroidi che accelerano la maturazione dei polmoni del bambino. Dopo questo periodo, se le contrazioni cessano, potresti tornare a una gravidanza normale.
È fondamentale seguire le indicazioni del medico: assumere il farmaco all’orario giusto, non saltare le dosi e segnalare subito eventuali sintomi insoliti. Molti medici consigliano anche di limitare l’attività fisica intensa, mantenere una buona idratazione e, se possibile, riposare a letto.
Se le contrazioni continuano nonostante il trattamento, il medico valuterà altre opzioni, come la terapia con cortisone o, nei casi più gravi, la decisione di anticipare il parto in un reparto neonatale specializzato.
Ricorda che ogni gravidanza è diversa. Quello che funziona per una donna potrebbe non esserlo per un’altra. Per questo è importante parlare apertamente con il tuo ginecologo, chiedere chiarimenti sui farmaci prescritti e tenere un diario delle contrazioni per facilitare il monitoraggio.
In sintesi, la tocolisi è un aiuto prezioso quando il travaglio inizia troppo presto. Con i farmaci giusti e un’attenta sorveglianza, si può guadagnare tempo prezioso per la salute del neonato. Se hai dubbi o sintomi, contatta subito il tuo medico: intervenire presto è la chiave per un risultato positivo.
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