Praziquantel: guida pratica per capire uso, dosi e sicurezza

Se ti è capitato di dover parlare di praziquantel, probabilmente sei incappato in una diagnosi di infezione da vermi o ti è stato prescritto per liberarti di un parassita. Non è un farmaco misterioso: è un antiparassitario ad ampio spettro usato soprattutto contro le tenie, i cestodi e gli schistosomi. Qui trovi le informazioni più utili, spiegate in modo chiaro e senza fronzoli.

Come funziona il praziquantel

Il principio attivo agisce indebolendo la parete cellulare del parassita e aumentando la sua permeabilità al calcio. Il risultato? Il verme si contrae, perde la capacità di attaccarsi alle pareti intestinali e viene espulso con le feci. Questo meccanismo è rapido: nella maggior parte dei casi il sintomo scompare entro poche ore dalla prima dose.

Il praziquantel è efficace contro diversi tipi di tenie, come Taenia saginata (la tenia di manzo) e Taenia solium (la tenia di maiale), ma anche contro gli Schistosoma, che causano la schistosomiasi. È l’unico farmaco consigliato per le infezioni da Paragonimus (i vermi polmonari). Perciò, se il tuo medico ha indicato questo farmaco, probabilmente ha identificato uno di questi parassiti.

Dosaggio e modalità di assunzione

Il dosaggio varia in base al tipo di infezione e al peso corporeo. Per le tenie si usa solitamente una singola dose di 5‑10 mg per chilogrammo di peso, assunta a stomaco vuoto. Per la schistosomiasi, la dose consigliata è di 40 mg/kg, divisa in una o due somministrazioni nel giro di un giorno. La cosa più importante è seguire esattamente le indicazioni del medico: non prendere più capsule per “accelerare” il risultato, perché il rischio di effetti collaterali aumenta.

Le compresse devono essere inghiottite intere, con un bicchiere d’acqua. Non è necessario mangiare prima, anzi, prenderle a stomaco vuoto favorisce l’assorbimento. Se dimentichi una dose, prendi subito quella dimenticata (se è ancora entro le 12 ore dalla precedente) oppure salta quella e ricomincia con il prossimo appuntamento.

Una volta completata la terapia, il medico può chiederti di fare un nuovo esame delle feci per verificare che i parassiti siano spariti. In molti casi, una singola dose risolve tutto, ma a volte è necessario un ciclo di trattamenti per le infezioni più ostinate.

Come tutti i farmaci, anche il praziquantel può causare effetti indesiderati. I più comuni sono nausea, mal di testa, vertigini e sensazione di debolezza. Questi sintomi di solito sono lievi e scompaiono entro un giorno o due. Raramente si verificano reazioni allergiche gravi: gonfiore del viso, difficoltà respiratorie o rash cutanei. Se noti qualcosa di strano, chiama subito il medico.

Non è consigliato usare il praziquantel in gravidanza, a meno che il medico non valuti che i benefici superino i rischi. Anche l’allattamento dovrebbe essere discusso con il professionista sanitario. Se sei in cura con altri farmaci (ad esempio anticonvulsivanti o antidiabetici), informa il medico: il praziquantel può interagire con alcune sostanze e modificare l’efficacia di trattamenti concomitanti.

In sintesi, il praziquantel è un alleato efficace contro molti vermi intestinali. Segui le indicazioni sulla dose, prendi il farmaco a stomaco vuoto, e tieni d’occhio eventuali effetti collaterali. Con la giusta attenzione, potrai dire addio a questi fastidiosi parassiti in poco tempo.

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